L’abominio della desolazione, una profezia sigillata

Prima di discutere di questo delicato argomento leggiamo i brani della bibbia che parlano di esso:

dea libertasOr in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta». Io, Daniele, stavo guardando ed ecco altri due che stavano in piedi, uno di qua sulla sponda del fiume, l’altro di là sull’altra sponda. Uno disse all’uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: «Quando si compiranno queste cose meravigliose?». Udii l’uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero compiute fra un tempo, tempi e la metà di un tempo, quando sarebbe finito colui che dissipa le forze del popolo santo.
Io udii bene, ma non compresi, e dissi: «Mio Signore, quale sarà la fine di queste cose?». Egli mi rispose: «Va’, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno. Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. Tu, va’ pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni».

Daniele 12,1-13

Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto.
Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.

Matteo 24,15-28

Che cosa possiamo dedurre da queste letture? Cerchiamo di essere schematici:

1 – La profezia sigillata

La profezia è sigillata cioè sarà pienamente comprensibile solo dalle persone che vedranno questi eventi.

2 – Idolatria e Abominio della desolazione

L’ Abominio della desolazione è strettamente legato alla idolatria, se provate a leggere il libro di Daniele, è tutto impregnato dalla lotta tra Daniele fedele a Dio e gli idoli Babilionesi. Nel senso classico del termine l’idolatria è l’adorazione di Dei pagani, Dei con tante mani, molte teste fatti di ferro e bronzo etc etc, nel nostro tempo i nuovi Dei pagani possono essere altri. Proviamo a leggere alcuni brani di Papa Francesco:

“Questo è un problema di tutti i giorni. Quante famiglie distrutte abbiamo visto per il problema di soldi: fratello contro fratello; padre contro figlio… E’ questo il primo lavoro che fa questo atteggiamento dell’essere attaccato ai soldi, distrugge! Quando una persona è attaccata ai soldi, distrugge se stessa, distrugge la famiglia! I soldi distruggono! Fanno questo, no? Ti attaccano. I soldi servono per portare avanti tante cose buone, tanti lavori per sviluppare l’umanità, ma quando il tuo cuore è attaccato così, ti distrugge”.
“E’ quello che fa male: la cupidigia nel mio rapporto con i soldi. Avere di più, avere di più, avere di più… Ti porta all’idolatria, ti distrugge il rapporto con gli altri! Non i soldi, ma l’atteggiamento, che si chiama cupidigia. Poi anche questa cupidigia ti ammala, perché ti fa pensare soltanto tutto in funzione dei soldi. Ti distrugge, ti ammala… E alla fine – questo è il più importante – la cupidigia è uno strumento dell’idolatria, perché va per la strada contraria a quella che ha fatto Dio con noi. San Paolo ci dice che Gesù Cristo, che era ricco, si è fatto povero per arricchire noi. Quella è la strada di Dio: l’umiltà, l’abbassarsi per servire. Invece la cupidigia ti porta per la strada contraria: tu, che sei un povero uomo, ti fai Dio per la vanità. E’ l’idolatria!”.
“Il Signore ci insegna qual è il cammino: non è il cammino della povertà per la povertà. No! E’ il cammino della povertà come strumento, perché Dio sia Dio, perché Lui sia l’unico Signore! No l’idolo d’oro! E tutti i beni che abbiamo, il Signore ce li dà per fare andare avanti il mondo, andare avanti l’umanità, per aiutare, per aiutare gli altri. Rimanga oggi nel nostro cuore la Parola del Signore: ‘Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede’”.

Omelia Santa Marta 21 Ottobre 2013

“E questa è la maledizione più forte di quello che confida in se stesso o nelle forze, nelle possibilità degli uomini e non in Dio: perdere il nome. Come ti chiami? Conto numero tale, nella banca tale. Come ti chiami? Tante proprietà, tante ville, tanti… Come ti chiami? Le cose che abbiamo, gli idoli. E tu confidi in quello, e quest’uomo è maledetto”.
“Oggi, in questa giornata di Quaresima, ci farà bene domandarci: dove è la mia fiducia? Nel Signore o sono un pagano, che confido nelle cose, negli idoli che io ho fatto? Ancora ho nome o ho incominciato a perdere il nome e mi chiamo ‘Io’? Io, me, con me, per me, soltanto io? Per me, per me … sempre quell’egoismo: ‘Io’. Questo non ci dà salvezza”.
“Alla fine, alla fine, alla fine sempre c’è una possibilità. E quest’uomo, quando se ne è accorto che aveva perso il nome, aveva perso tutto, tutto, alza gli occhi e dice una sola parola: ‘Padre’. E la risposta di Dio è una sola parola: ‘Figlio!’. Se alcuni di noi nella vita, di tanto avere fiducia nell’uomo e in noi stessi, finiamo per perdere il nome, per perdere questa dignità, ancora c’è la possibilità di dire questa parola che è più che magica, è più, è forte: ‘Padre’. Lui sempre ci aspetta per aprire una porta che noi non vediamo e ci dirà: ‘Figlio’. Chiediamo al Signore la grazia che a tutti noi ci dia la saggezza di avere fiducia soltanto in Lui, non nelle cose, nelle forze umane, soltanto in Lui”.

Omelia Santa Marta 20 Marzo 2014

Ho anche scritto in merito a questo argomento su questo articolo: Gli ultimi tempi: una società atea, egoista, avida, orgogliosa e con la parvenza della pietà

3 – Abominio della desolazione e luogo santo

Ci sono due possibili interpretazioni, possiamo vedere l’abomino della desolazione come una statua o un idolo di oro e argento e il luogo Santo come lo stato del Vaticano o Gerusalemme. Possiamo anche però interpretare la profezia in modo meno materialistico, il luogo santo potrebbe essere la Chiesa, non parlo del vaticano o della curia, ma della chiesa intesa come comunità di fedeli. In questo senso l’Abominio della desolazione in luogo santo sarebbe l’idolatria diffusa in modo capillare, verso il denaro, verso le cose che possediamo, all’interno della stessa comunità cristiana. Chiaramente se fosse così non dobbiamo pensare ad un preciso momento storico con una data precisa, ma dovremmo pensare ad un processo che dura decenni o forse di più, che porta la comunità cristiana a corrompersi.

Chiaramente questa interpretazione è puramente personale, la profezia è sigillata e non possiamo essere sicuri di cosa il futuro potrebbe riservarci .

4 – Abominio della desolazione secondo Papa Francesco

“Quando Gesù parla di questa calamità in un altro brano ci dice che sarà una profanazione del tempio, una profanazione della fede, del popolo: sarà la abominazione, sarà la desolazione della abominazione. Cosa significa quello? Sarà come il trionfo del principe di questo mondo: la sconfitta di Dio. Lui sembra che in quel momento finale di calamità, sembra che si impadronirà di questo mondo, sarà il padrone del mondo”.

“Non si può parlare di religione, è una cosa privata, no? Di questo pubblicamente non si parla. I segni religiosi sono tolti. Si deve obbedire agli ordini che vengono dai poteri mondani. Si possono fare tante cose, cose belle, ma non adorare Dio. Divieto di adorazione. Questo è il centro di questa fine. E quando arrivi alla pienezza – al ‘kairos’ di questo atteggiamento pagano, quando si compie questo tempo – allora sì, verrà Lui: ‘E vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria’. I cristiani che soffrono tempi di persecuzione, tempi di divieto di adorazione sono una profezia di quello che ci accadrà a tutti”.

“Non abbiamo paura, soltanto Lui ci chiede fedeltà e pazienza. Fedeltà come Daniele, che è stato fedele al suo Dio e ha adorato Dio fino alla fine. E pazienza, perché i capelli della nostra testa non cadranno. Così ha promesso il Signore. Questa settimana ci farà bene pensare a questa apostasia generale, che si chiama divieto di adorazione e domandarci: ‘Io adoro il Signore? Io adoro Gesù Cristo, il Signore? O un po’ metà e metà, faccio il gioco del principe di questo mondo?’. Adorare fino alla fine, con fiducia e fedeltà: questa è la grazia che dobbiamo chiedere questa settimana”.

La fede non è fatto privato, adorare dio fino alla fine, nonostante apostasia e persecuzioni, Omelia Santa Marta 28 Novembre 2013.

5 – Abominio della desolazione e divieto di adorazione

Aggiorno questo articolo scritto nel lontano 2014 per approfondire una parte del discorso di Papa Francesco che trovate nel precedente paragrafo dove si parla di divieto di adorazione. Sotto un passaggio dal libro di Daniele dove si racconta la fede di tre profeti che si rifiutarono di adorare la statua d’oro eretta da Nabucodònosor.

Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d’oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l’aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.2Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all’inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.3I sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all’inaugurazione della statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re.4Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama:5Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna, e d’ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d’oro, che il re Nabucodònosor ha fatto innalzare.6Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco ardente».7Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell’istante che ebbero udito il suono del corno, del flauto, dell’arpicordo, del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d’oro, che il re Nabucodònosor aveva fatto innalzare.8Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei 9e andarono a dire al re Nabucodònosor: «Re, vivi per sempre! 10Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e d’ogni specie di strumenti musicali, si deve prostrare e adorare la statua d’oro: 11chiunque non si prostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso.12Ora, ci sono alcuni Giudei, ai quali hai affidato gli affari della provincia di Babilonia, cioè Sadràch, Mesàch e Abdènego, che non ti obbediscono, re: non servono i tuoi dei e non adorano la statua d’oro che tu hai fatto innalzare».13Allora Nabucodònosor, sdegnato, comandò che gli si conducessero Sadràch, Mesàch e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re.14Nabucodònosor disse loro: «E’ vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non servite i miei dei e non adorate la statua d’oro che io ho fatto innalzare? 15Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e d’ogni specie di strumenti musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?»16Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; 17sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e dalla tua mano, o re. 18Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dei e non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto». 19Allora Nabucodònosor, acceso d’ira e con aspetto minaccioso contro Sadràch, Mesàch e Abdènego, ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. 20Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con il fuoco acceso. 21Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.22Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, 23nel momento stesso che i tre giovani Sadràch, Mesàch e Abdènego cadevano legati nella fornace con il fuoco acceso.24Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.
Daniele 3, 1-25

Come si legge il divieto di adorazione imposto ai tre profeti è strettamente connesso all’abominio della desolazione (la statua d’oro). Perché ho voluto puntualizzare questa parte?

Ormai siamo nel 2020 e abbiamo tutti attraversato il “lockdown” forzato e il conseguente divieto di recarci in chiesa per qualche mese. Cosa che poi si è ripetuta in diverse parti del mondo non solo in Italia. Non scrivo per pendere posizione su questo provvedimento civile giusto o sbagliato che sia, elenco meramente un fatto ormai passato alla storia.

Ma non penso che adorare Dio sia solo inginocchiarsi in chiesa, penso che adorare il volto di Dio sia qualcosa in più. Penso che adorare sia prestare cure, amore, attenzione alle persone più bisognose e guardando il loro volto penso sia possibile vedere riflesso il volto di Dio.

31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Matteo 25, 31-40

Purtroppo mi trovo a constatare l’enorme difficoltà anche nel fare questo (scrivo nel agosto del 2020). Faccio il volontario nella casa di riposo del mio paese da tanti anni e per questioni sanitarie non possiamo più recarci all’interno o fare altro. Addirittura allo stesso parroco del mio paese è stato negato l’ingresso nella struttura anche con tutte le misure di sicurezza che era pronto ad usare. Simile trattamento anche ai parenti. A riguardo di vi segnalo un link ad un sito che racconta di storie e ricordi dei nostri nonni, per non dimenticare la loro eredità.

A seguito la trascrizione di una predica di un parroco di paese.

Ogni volta che noi compiamo un gesto di attenzione, dunque di carità nei confronti di chiunque ma in particolare verso le persone più fragili, più deboli, noi compiamo un gesto che sta all’essenza della vita stessa di Cristo. La possibilità di inaugurare un nuovo modo di stare insieme tra gli uomini, nasce da consapevolezza che la vita fiorisce la dove gli uomini decidono di condividere la loro con gli altri.
Il gesto che vince il male, il gesto che fa trionfare la vita e il desiderio di fare di se un dono, passa attraverso piccole cose: un bicchiere d’acqua, gesti di attenzione, tempo dedicato , vicinanza. Noi sappiamo che questa è la grande malattia del nostro secolo questo chiudere, è che solo grazie a questo desiderio di vicinanza, di cura e di attenzione ai fratelli è posabile vincere questa grande battaglia , è possibile andare al di la della tentazione della chiusura del ripiegamento su se stessi.
La preghiera va certo a quelle persone che sono morte in questo periodo senza ricevere il conforto e la speranza cristiana e le celebrazioni dei funerali. Ma va anche a tutti coloro che ancora in casa di risposo ci sono e li sono isolati nella solitudine..
Io penso che la tentazione del nostro tempo è quella di guardare al propri impegni, alle proprie esperienze e dire: beh ne stiamo uscendo.. qualcuno sta andando avanti, le cose stanno passando. Dimenticando che probabilmente ci sono delle persone ancora oggi in questo momento soffrono duramente per questa pandemia. Si diceva ieri in maniera nemmeno tanto ironica, ma seria, che se non si muore di virus e questo certamente non sarà, perché tutelati dalle misure di sicurezza, si muore di solitudine, di nostalgia, di senso di abbandono.
Io penso che a noi a cui non è dato la possibilità fisicamente di colmare questo, è data la possibilità però di sentire vicini quei fratelli nella situazione in cui sono, in maniera non estranea: loro ci riguardano! Cerchiamo di accompagnarli nella preghiera ricordandoli mentalmente magari facendo passare mentalmente i volti di persone che sappiamo essere li e non aver la possibilità di vedere nessuno.
Predica di un parroco di campagna settembre 2020

E’ solo un piccolo esempio ma sono sicuro che a molti è successo altrettanto anche per altre attività di volontariato. Nel periodo attuale è difficile anche compiere del bene, sembra che il nostro unico scopo sia lavorare e consumare. A riguardo di vi segnalo al link un sito che racconta di storie e ricordi dei nostri nonni.

A proposito di anziani e giovani vi riporto la profezia contenuta nell’antico testamento nel libro di Malachia. Ho approfondito questa profezia al seguente link https://profeziedegliultimigiorni.wordpress.com/2015/11/13/e-papa-francesco-il-profeta-vestito-di-sacco-che-precede-la-seconda-venuta-di-gesu-cristo/

22Tenete a mente la legge del mio servo Mosè,
al quale ordinai sull’Oreb,
statuti e norme per tutto Israele.
23Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore,
24perché converta il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri;
così che io venendo non colpisca
il paese con lo sterminio.
Malachia 3, 22-24

15 pensieri su “L’abominio della desolazione, una profezia sigillata

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  5. Secondo me l’adominio della desolazione è il marchio della bestia.
    Difatti Gesù dice che in nel periodo di tempo appena prima la grande tribolazione “quando scorgerete ”
    è stabilito in un” luogo santo ” ,Paolo afferma in 1 Corinti 3 :16 :”Non sapete che siete il tempio di Dio. ..il tempio di Dio è santo, il quale tempio siete voi ”
    Giovanni 3 : 16 afferma “Dio ha dato tanto amato il mondo che ha dato il suo il suo unigenito figlio affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna ”
    ebrei 13 “15 “per mezzo di lui (Gesù )offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome ”
    Daniele 11 :31 b”…e certamente profaneranno il santuario e sopprimeranno il sacrificio continuo e porranno l’abonimio della desolazione “

  6. “Dal giorno in cui verrà abolito il sacrificio quotidiano…..” il sacrificio quotidiano è L’Eucaristia ed è già avvenuto, nella chiesa cattolica dopo 2000 anni è stato posto l’abominio della desolazione, come avvenne alla morte di Gesù nel tempio ebraico; le profezie si sono compiute ed i sigilli sono stati aperti.

  7. L abominio della desolazione! !!
    Io nn vi sto qua a spiegare Xke cmq si tratta di una bomba atomica sganciata su Gerusalemme! ! ! Pensate bene a cosa rimane!!! Avete mai visto le città attorno a Cernobyl? ??? DESOLAZIONE TOTALE!!!! UN ABOMINIO appunto. .. da quel momento passeranno 3 anni e mezzo e poi arriverà l’Altissimo! !! Il PRIMO e l’ULTIMO !!!! Il RE dei RE!!! Il signore sia con voi!!!

  8. Italia 11. Maggio 2018

    Ci rendiamo conto che i tabernacoli santi, quando costruiscono le chiese, li nascondono e spesso le stesse chiese non sono costruite a. Croce ed hanno i simboli nascosti delle. Logge? Ci rendiamo conto che questa profezia si potrebbe riferire all’ abbandono di. Gesù Cristo nella transustanziazione? Abominio del luogo santo, santo è la. Chiesa e la. Santa. Messa resa nulla dalle riforme antropocentriche conciliari. Abbiamo fatto entrare l’ anticristo dentro la . Chiesa con i cristiani non cattolici con la scusa del dialogo ecumenico. Chi dialoga, poi si converte alla purezza tridentina conciliare.

  9. Italia 11. Maggio 2018.

    Leggetevi gli scritti di. San. Massimiliano. Kolbe, contro le logge. Leggetevi di. Don. Curzio Nitoglia , il fine e lo scopo delle due guerre mondiali . Leggetevi le menzogne del concilio vaticano secondo sempre di. Don. Curzio Nitoglia . Leggetevi di. Mons. Hanry. Maria. Delassus, i due libri. Il problema dell’ ora presente e capirete ul perché del male che sta accadendo oggi e chi ci sta dietro .

  10. Italia 11. Maggio 2018.
    Se l’Europa non ritrova la purezza cattolica tridentina, che portò i grandi santi della. Controriforma cattolica , allora si autodistruggerà, se l’ Europa non rimette al centro la dignità umana cattolica delle famiglie, e la smette di servire il danaro al posto di servire l’ uomo, allora sarà la fine. Preghiamo per l’ Italia affinché rimetta al centro della sua azione politica la. Dottrina sociale della. Chiesa e faccia solo i suoi interessi, dal 1965 in poi la. Patria è sprofondata, centinaia di sacerdoti lasciarono l’ abito talare ed i seminaristi se ne andarono dai seminari. Il dolore alla. Chiesa e questo è stato a dirlo. Paolo Sesto è venuto dal. Concilio. Mi aspettavo una nuova primavera nella. Chiesa ed invece un pensiero non cattolico è entrato in . Vaticano. Dottrina sociale . W. San. Giovanni. Bosco. Don. Lorenzo. Milani. Don. Primo. Mazzolari. Don. Zeno. Saltini. Beato. Padre. Leone. Dehon grandi santi sociali come. Padre. Pio da. Pietrelcina.

  11. vi scrivo chiedendovi un parere e un consiglio essendo un tema molto delicato , pertanto desidero informarvi riguardo una recente e importante scoperta che casualmente ho fatto e una nuova possibile spiegazione circa “l’abominio della desolazione” menzionata dà Gesù stesso in Matteo cap 24 e in Marco cap 13 e dal profeta Daniele nel cap 12 ,ho fatto molte ricerche al riguardo per comprendere se era già stata data una spiegazione simile a quella che casualmente ho scoperto mà non esiste nulla che menzioni la cosa come se fosse già stata interpretata in tale modo,ora quello che ho scoperto esaminando le stesse sacre scritture è di una questione cosi importante ma nello stesso tempo delicata perchè riguarda le tre grandi fedi monoteistiche : ebrei,cristiani e musulmani e alla magnifica possibilità che questa spiegazione può offrire nel pacificare queste tre fedi spesso in contrasto fra loro mettendo chiarezza e riunire in Cristo tutti alla luce di quanto ho scoperto con una disarmante logica dei fatti confermata da date di importanti eventi storici che svelano un possibile magnifico piano di Dio per riunire tutti prima del suo possibile ritorno.
    Chiedo a Voi consiglio riguardo a questa scoperta che vi spiego in breve:
    “l’abominio della desolazione” menzionato da Gesù stesso dove Gesù stesso ci rimanda anche alla profezia di Daniele , infatti Gesù camminava con i discepoli e parlavano del tempio del luogo santo per eccellenza in Gerusalemme e i discepoli gli avevano appena chiesto delle spiegazioni riguardo al suo ritorno e alla fine del mondo, rispondendo a loro (in un argomento cosi importante) stranamente Gesù menzionò e sottolineò un termine misterioso “l’abominio della desolazione” in Matteo cap 24 disse “Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo chi legga comprenda ” ,ora siccome Gesù stesso ci dice di andare a leggere in Daniele cap 12 che dice “Egli mi rispose: «Va’, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. 10 Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno. 11 Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. ”
    Ora cosa ho scoperto:
    che il tempo in cui è stato abolito il sacrificio quotidiano che era continuo da secoli nel tempio di Salomone la sua abolizione o interruzione forzata avvenne propio al tempo di Daniele era il 597AC quando vennero a mancare i sacerdoti del tempio (lo stesso profeta Ezechiele venne esiliato nel 597AC ) perchè Nabucodonosor li esiliò nella prima deportazione del 597AC e anche il tempio venne parzialmente distrutto quindi nel 597AC mancando i sacerdoti il sacrifico quotidiano nel tempio non fù più possibile perchè solo i sacerdoti potevano presentare il sacrificio nel tempio ,(la distruzione totale del tempio e la seconda deportazione invece avvenne nel 586-7AC).
    Ora, Daniele ci scrive che dal tempo in cui è stato abolito il sacrificio quotidiano continuo (quindi dal 597AC) milleduecentonovanta giorni dopo il 597AC sarà eretto un abominio che causa la desolazione nel luogo santo fino ai nostri giorni (cioè sempre dove sorgeva il tempio). Ma 1290 giorni dopo ovviamente non accade nulla ,(ma Dio diede ad Ezechiele che era un sacerdote del tempio e contemporaneo di Daniele la visione dell’assedio di Gerusalemme e Dio comandò ad Ezechiele di trasformare i giorni in anni Ezechiele 4:6 )se però usiamo 1290 anni dopo il 597AC in maniera stupefacente arriviamo propio nel periodo in cui venne eretta la Cupola della Roccia nel 691 DC circa il santuario islamico che è stato eretto propio dove sorgeva il Tempio di Salomone sul monte Moria nel punto dove Abraamo sacrificò Isacco e ebbe la promessa che per mezzo di lui che tutte le famiglie della terra saranno benedette,ora è come se ci si trova di fronte a una dichiarazione profetica di Dio stesso che chiama la cupola della roccia come qualcosa eretta nel luogo santo e pure “abominevole” come per dirci e darci avvertimento che l’islam e il suo profeta Maometto non è un suo messaggero e tutte le cose scritte nel corano non provengono da Dio stesso,questo è un segno per la conversione dell’islam ,è un segno anche per gli ebrei che essendo Gesù stesso a menzionare l’importanza della profezia contenuta in Daniele conferma essa stessa con l’adempimento che Gesù è il messia il cristo atteso dagli Ebrei. Tutto questo è anche una fonte per scuotere dall’assopimento dello zelo dei molti credenti in Cristo dei nostri tempi.
    Pertanto si adempie che in quel luogo santo per eccellenza dove sul monte Moria nel punto dove Abraamo sacrificò Isacco dove poi in quello stesso punto venne eretto il tempio degli ebrei con le tre stanze :santissimo ,santo,portico-vestibolo,che rappresentano rispettivamente il Padre,il Figlio e lo Spirito Santo ossia rispettivamente : YHWH, Gesù e lo Spirito Santo che è in comunione e interagisce con gli uomini tra il cielo e la terra, Spirito Santo che venne ben rappresentato dall’architettura stessa dell’altissimo portico del tempio alto ben 120 cubiti (60 metri) che collega simbolicamente terra e cieli, la stanza del santo dove veniva fatto il sacrificio dell’agnello pasquale simbolo del sacrificio di Cristo Gesù che si fece partecipe delle sofferenze dell’umanità espiando i peccati una sola volta e per sempre di fronte alla stanza del santissimo cioè il Padre dove era contenuta l’arca del patto dove YHWH stesso parlava al sommo sacerdote del popolo ebraico, popolo creato dà Dio stesso per mezzo di Abraamo per adempiere la salvezza di tutta l’umanità attraverso questo sacro segreto che si è adempiuto nel corso della storia dell’uomo ,è come se Dio stesso riunisce i due figli di Abraamo Ismaele e Isacco per essere fratelli nella promessa di Dio di benedire tutte le famiglie della terra (Genesi 12:1-3 )affinchè ci sia chiarezza nel tempo della fine per prepararci prima che Egli torni,per ristabilire ogni cosa.
    Infatti la comprensione dell’ “abominio della desolazione” menzionata da Gesù è collegata vicina al “tempo della fine” e non prima ,Daniele nel cap 12 ci scrive che queste cose sarebbero state comprese al “tempo della fine” e la conoscenza delle cose di Dio sarebbe stata abbondante Daniele 12:4 ci dice “Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta».
    Con queste informazioni è possibile far comprendere a chi pratica l’islam che ubbidisce a qualcosa che non proviene da Dio ,ubbidisce inconsapevolmente a qualcosa che è frutto della menzogna verso Dio e per santo timore devono riconoscere questo segno e questa profezia e abbandonare la menzogna scritta da un falso profeta che Dio non ha mai mandato ma che anzi Dio stesso ce lo rivela mediante profezia come un falso profeta.
    Dio desidera sicuramente riunire presso di sè tutte le persone della terra,non desidera nemmeno che venga ricostruito un terzo tempio per offrire ancora olocausti animali ,anzi ciò sarebbe offensivo farlo dopo il sacrificio di Cristo e probabilmente Dio stesso ha guidato le cose ponendo un freno alla costruzione di un terzo tempio lasciando costruire l’abominio che causa la desolazione nei tempi da Lui profetizzati e rimane li fino ai nostri giorni e che rimanga in testimonianza dell’adempimento di questa profezia scritta da Daniele di cui ne parlò Gesù stesso sottolineandone l’importanza nei Vangeli Matteo 24,15 ma svelata solo nel tempo della fine come profetizzato da Daniele, ora l’umanità deve essere preparata alla Gerusalemme celeste che Dio stesso preparerà dopo il Suo ritorno.
    curiosità e coincidenze importanti :
    La cupola della roccia contiene al suo interno iscrizioni blasfeme cufiche datate all’epoca Umayyade (fine VII secolo d.C.) che corrono sulle pareti della cupola. I versetti coranici utilizzati nelle iscrizioni della Cupola della Roccia contengono numerosi riferimenti denigranti alla fede cristiana come la sura 17:111 “La lode appartiene ad Allah, Che non ha figlio alcuno” che equivale a dire che Gesù non è figlio di Dio.
    La Moschea al-Aqsa sorge anche lei sulla spianata del tempio a pochi metri dalla cupola della roccia e qui la prima costruzione islamica lignea venne costruita nel 674-680 DC circa e quella definitiva in pietra tra il 705 e il 715 circa pertanto è anch’essa candidata per essere identificata come un altro “abominio della desolazione” partendo dalla sopressione dei sacrifici del tempio nel 597AC con l’esilio dei sacerdoti oppure anche dalla distruzione del tempio del 586AC per opera di Nabucodonosor (niente tempio-niente sacrifici).
    il luogo più sacro dell’Islam “la Mecca” o Kaʿba dove è custodita la “pietra nera” per strana coincidenza anchessa è stata costruita nel 693DC esattamente 1290 anni dal 597AC e anche questo oggetto e luogo di culto islamico è anch’esso candidato pur non trovandosi nel luogo santo della spianata del tempio per essere identificato come un’altro “abominio della desolazione” .
    La testimonianza dei Rotoli del Mar Morto ci confermano l’autenticità del libro di Daniele e pertanto nessun ateo o scettico può controbattere che le date delle profezie sono state modificate e adattate in un secondo momento.
    Come disse Gesù in Matteo 24 La cosa abominevole che causa desolazione nel luogo santo deve essere qualcosa che sia stato compreso dopo che la buona novella del vangelo sia stata predicata in tutta la terra abitata pertanto non può essere un oggetto o evento prima del cristianesimo come quello che nel 167 a.C. per opera del regnante greco Antioco Epifane che edficò un altare a Zeus e sopra l’altare degli olocausti sacrificò anche un maiale nel tempio Giudaico a Gerusalemme.
    Sebbene le parole di Gesù furono di avvertimento per salvare i cristiani ” l’ abominio della desolazione” non può nemmeno riferirsi solo ed esclusivamente agli eserciti romani che assediarono Gerusalemme nel 66-70 DC perchè “l’abominio della desolazione” segna ed è presente anche in un periodo successivo che anticipa di poco tempo il ritorno di Cristo , la fine del mondo e il giudizio a venire.
    Nella parte finale della profezia delle 70 settimane in Daniele al cap 9 viene menzionata mediante profezia al versetto 26 la distruzione di Gerusalemme e del tempio per opera di Roma e di Tito nel 70 DC e del nuovo patto che il Messia fece non solo con gli Ebrei primi cristiani ma anche con cristiani di tutte le nazioni chiamate i “Gentili” aprendo il nuovo patto a tutti ponendo spiritualmente fine ai sacrifici animali per i cristiani perchè non più necessari questo fino alla metà del versetto 27 dove cè un ; punto & virgola “una pausa temporale degli eventi” perchè poi dopo il ; si prosegue in un altro evento temporale diverso mà nello stesso luogo ossia nella spianata del tempio infatti nella seconda metà versetto 27 si legge che “l’abominazione della desolazione”e la descrive che è posta dove sorgeva il tempio e che sarebbe stata li presente fino al tempo della fine per creare desolazioni cioè l’assenza del tempio e l’impossibilità di costruirne un terzo in quel luogo santo,questa profezia potrebbe riconfermare gli edifici musulmani cupola della roccia e moschea di al-Aqsa presenti ancora li oggi e che causano la desolazione nel luogo santo per gli ebrei nella spianata del tempio, molte traduzioni bibliche usate oggi terminano il versetto 27 menzionando al plurale che” le ali “o edifici religiosi o cose abominevoli (sono poste in epoca cristiana del monte santo ossia dopo il nuovo patto del Messia) sono poste dal devastatore del luogo santo che potrebbe giustamente riferirsi all’ Islam stesso come un devastatore del luogo santo a partire dal settimo secolo fino ai nostri odierni giorni ponendo tali edifici come era profettizzato in Daniele 12:11 con 1290 anni di anticipo ,il versetto 27 termina che sul devastatore ossia probabilmente l’islam è decretata la fine in maniera rapida perchè Dio stesso rivela mediante la profezia di Daniele 12:11 che Maometto è un falso profeta e non un inviato da Dio

    • Voi siete pazzi. Dio è SEMPLICITÀ… Se volete capire scritture come “la rivelazione” TORNATE BAMBINI!!!! Gesù spiega in mille modi diversi SEMPRE LE STESSE COSE, ke possono sembrare difficili, in realtà :
      SONO X NOI TROPPO SEMPLICI!!!!
      Vi aiuto solo dicendovi ke la settimana di Daniele è appena appena iniziata. Ma nn abbiate pena del domani….. Il domani vi sarà CHIARISSIMO, soprattutto quando sorgeranno I 2 TESTIMONI!
      SIA LODATO GESÙ CRISTO

    • Buongiorno, personalmente ritengo che i numeri nella bibbia non siano da interpretare in modo matematico come fa lei. Il tempo 1290 cioè 3 anni e mezzo è la metà di 7( il numero sacro di Dio) , potrebbe indicare mezza eternità (come vede un numero non preciso) o se preso letteralmente anche un breve e limitato lasso di tempo. Come vede i numeri nella bibbia sono soggetti a molte interpretazioni.
      Come dice anche il papa nEl ultimo video che ho inserito nel articolo, il senso del abominazione della desolazione è il divieto di adorazione a cui era sottoposto Daniele nel suo libro. Quando si raggiungerà il kairos di questo divieto di adorazione allora arriverà la fine. Il divieto di adorazione è sicuramente la proibizione di adorare Dio in chiesa o a messa ma adorare Dio vuol dire anche adorare nell’aiuto degli altri, dei poveri e dei bisognosi. Il divieto di adorazione è uno dei tanti segni lasciati nella bibbia per avvisarci.

      • Allora io sono solo un povero servo, però nello stesso tempo (forse era destino) vi siete imbattuti in un servo in qui il mio Padre è stato generoso e mi ha spiegato molte cose… NON POSSO ASSOLUTAMENTE RIVELARE PIÙ DI QUEL KE DICO…. Ma giusto x far un esempio quando il Padre dice ke la nostra anima gemella è nata da una nostra costola NON C’È NIENTE DI INTERPRETATIVO!!!! NIENTE!!!!
        Riguardo i 3 anni e mezzo son sincero nn ho la spiegazione Anke se quella ke ne viene a me è : dunque 7 è la pienezza, oppure finché tutto compiuto ok? I 3 anni e mezzo, possono voler dire: “il tempo lo decido IO” Cioè il PADRE. Infatti ci son cifre esatte nella rivelazione ma il Padre specifica sempre:”IO VENGO DI NOTTE COME UN LADROC e Anke” NE GLI ANGELI DEL CIELO NE IL FIGLIO SANNO L’ORA E IL GIORNO, MA SOLO IL PADRE MIO KE È NEI CIELI”…. Quei 3 anni e mezzo nn sono di sicuro una data certa…. X me, ma io nn conto niente….

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